Premi di produttività detassati
Per stimolare l’aumento della produttività e incentivare le retribuzioni variabili, legate a miglioramenti misurabili e verificabili in termini di risultati, redditività, qualità, efficienza e innovazione, è possibile accedere a un’agevolazione fiscale. Questa consiste nell’applicazione di un’imposta sostitutiva, significativamente inferiore rispetto alla tassazione ordinaria sul reddito da lavoro dipendente.
Nella legge di bilancio 2024, è confermata la possibilità per i datori di lavoro di incentivare il salario di produttività. È possibile applicare un’aliquota d’imposta ridotta, pari al 5% dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali, sui premi riconosciuti secondo le normative vigenti, fino a un massimo di €3.000,00 lordi. Tale riduzione d’aliquota è temporanea e si applica esclusivamente ai premi erogati nel 2024. In assenza di ulteriori disposizioni, dal 2025 l’aliquota tornerà al 10%.
L’agevolazione è riservata al settore privato e agli Enti pubblici economici che non rientrano nell’ambito delle pubbliche amministrazioni. È applicabile a lavoratori dipendenti con un reddito annuo lordo, riferito all’anno precedente, non superiore a €80.000,00, anche se derivante da più rapporti di lavoro. Sono esclusi i titolari di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, come i collaboratori coordinati e continuativi.
Per fruire dell’imposta sostitutiva, i contratti aziendali o territoriali devono essere depositati elettronicamente entro 30 giorni dalla firma presso le ex Direzioni territoriali del Lavoro. È necessaria anche una dichiarazione di conformità di questi contratti al decreto del Ministro del Lavoro del 2016.
In aggiunta, è prevista la possibilità di convertire il premio di risultato in welfare aziendale, garantendo un’esenzione totale dall’imposizione fiscale sulle somme riconosciute e convertite, entro certi limiti. Il welfare aziendale comprende beni e servizi forniti dal datore di lavoro per soddisfare i bisogni primari dei dipendenti e integrare la componente monetaria della retribuzione, noti come fringe benefits.
Per il 2024, è stato aumentato il limite di esenzione dei fringe benefits fino a €1.000,00 per la maggior parte dei lavoratori dipendenti, e fino a €2.000,00 per coloro che hanno figli fiscalmente a carico. Queste somme, erogate in natura, sono esenti anche dai contributi INPS a carico del dipendente.