Approvazione di un emendamento al distanziometro siciliano. E’ necessaria un’urgente uniformità legislativa a livello nazionale per i distanziometri.
A causa della nostra sede e della specializzazione di Cannatella Service nel settore della raccolta di gioco legale, stiamo ricevendo numerose chiamate in merito alle recenti normative emanate dall’Assemblea Regionale Siciliana, in particolare l’approvazione di un emendamento al distanziometro siciliano.
Nel testo della norma, si precisa chiaramente che “non è considerata nuova installazione o nuova apertura il cambio della titolarità dell’esercizio, il cambio del rappresentante legale, il cambio del concessionario e il cambio della ditta proprietaria degli apparecchi”. Questa modifica riveste notevole importanza per l’intera filiera del gioco legale in Sicilia, poiché implica che una potenziale cessione dell’attività a terzi non costituisce una nuova apertura e non è soggetta alle distanze minime stabilite dalla normativa regionale.
A Nostro avviso la precedente norma ha effettivamente rappresentato un regalo al mercato parallelo. Non potendo, di fatto, cedere l’attività legale, ha dato la possibilità alle attività parallele ( illegali) di interessarsi anche al gioco da banco.
In passato, la Legge sul cambio di titolarità in Sicilia limitava la possibilità di vendere un’attività di gioco legale a un nuovo soggetto, consentendo la cessione solo ai parenti in linea diretta. Questo ha generato problematiche, specialmente per le sale aperte prima dell’introduzione del distanziometro regionale, poiché il passaggio a un nuovo proprietario veniva considerato una nuova apertura, e soggetta alle regolamentazioni del distanziometro.
La recente modifica normativa rappresenta un significativo progresso per le dinamiche imprenditoriali, consentendo cambiamenti gestionali senza il rischio di chiusura dell’attività. Tuttavia, sarebbe stato utile estenderla a tutte le attività legate alla raccolta legale, e non escludendo dal distanziometro per nuove installazioni solo i tabaccai intenzionati a ospitare nuove slot e scommesse. Una tematica che dovrebbe essere affrontata anche nelle sale scommesse e sale dedicate, al di fuori delle rivendite di tabacchi.
Nel contesto della tutela contro la ludopatia, ritengo che il distanziometro dai luoghi “sensibili” non contribuisca efficacemente alla lotta contro questo problematico fenomeno. Mentre i titolari e il personale delle agenzie scommesse sono spesso in prima linea nel contrastare la ludopatia e le attività illegali, è necessaria un’urgente uniformità legislativa a livello nazionale per i distanziometri, che attualmente variano tra le diverse regioni, come se la ludopatia dipendesse dagli amministratori locali.
Cordiali saluti, Francesco Cannatella